Il Comune interviene per evitare il caos in Città Alta: nei fine settimana presidio fisso della Polizia
Il blitz delle forze dell'ordine di sabato 4 luglio è servito per capire che, effettivamente, la situazione è fuori controllo. Per questo, dopo le denunce anche del nostro giornale, l'assessore Gandi ha deciso di cambiare strategia

Spesso, in passato, si è detto che i residenti delle zone più "vive" di Bergamo esagerassero un po' con le lamentele, ma questa volta è francamente difficile dar loro torto. E se ne sono accorti anche a Palazzo Frizzoni: la situazione, in Città Alta, è andato un bel po' oltre la semplice (e prevedibile) caciara estiva. Chi vive nei pressi della Fara, ma non solo, lo ha detto chiaro e tondo: quest'anno è molto peggio degli anni precedenti. Perché agli schiamazzi si sono aggiunti atti di vandalismo e teppismo che superano, giustamente, la soglia di sopportazione.
E così, dopo le denunce (ampiamente riportate sul numero di PrimaBergamo in edicola e da nostri articoli online), la Polizia locale si è mossa con un blitz compiuto lo scorso sabato 4 luglio, servito per rendersi conto che effettivamente così non va. A maggior ragione se si tiene conto che, teoricamente, gli assembramenti sarebbero ancora vietati e le mascherine obbligatorie. Da qui la decisione dell'assessore alla Sicurezza Sergio Gandi: un presidio fisso della Polizia in Fara nei fine settimana.
Non solo: Gandi ha annunciato che verranno dirottati nella zona della Fara anche quattro dei sei steward presenti in Città Alta. Persone che ammoniranno i presenti prima dell'intervento delle forze dell'ordine. Una sorta di "cartellino giallo" diciamo. A L'Eco di Bergamo, Gandi ha anche aggiunto che non è escluso che questa strategia venga poi ampliata anche ai giorni feriali, «dipende dagli esiti delle verifiche che faremo. Impieghiamo anche agenti in borghese che hanno il compito di monitorare la situazione anche nei pubblici esercizi, nei dehors, nei negozi di vicinato e in tutti quelle attività che devono rispettare divieti o limitazioni previste da norme statali».