La critica

Test sierologici del Comune di Bergamo, diversi cittadini lamentano ritardi nei risultati

Così come è giusto elogiare l'iniziativa e l'efficienza della macchina organizzativa, va detto che per molte persone non si sta rispettando la tempistica promessa per quanto riguarda la comunicazione degli esiti, che doveva essere di 48 ore

Test sierologici del Comune di Bergamo, diversi cittadini lamentano ritardi nei risultati
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Sul numero di PrimaBergamo in edicola fino al 25 giugno (QUI in edizione digitale) abbiamo raccontato, in prima persona, l'esperienza dei test sierologici organizzati dal Comune di Bergamo. Ci siamo prenotati e lo abbiamo fatto. Tutto è filato liscio: un servizio semplice e celere. E con risultati assicurati nel giro di 48 ore. Qui, però, qualcosina (niente di preoccupante, sia chiaro) non funziona.

La campagna di effettuazione degli esami è stata avviata lunedì 15 giugno. In quattro diversi punti della città si sono compiuti poco meno di duemila esami sierologici al giorno grazie alla collaborazione con laboratori privati quali Habilita e Humanitas. La presentazione del tutto parlava chiaro: entro 48 ore dal test, le persone avrebbero avuto riscontro: positivi o negativi. In caso di positività, si sarebbe subito potuto fissare un appuntamento per effettuare il tampone nelle successive 48 ore. Nei successivi due giorni, infine, i risultati anche di questi. Insomma, in sei giorni, teoricamente, le persone avrebbero potuto sapere la loro condizione di salute rispetto al virus, senza spendere un euro e utilizzando soltanto la web app creata da Comune di Bergamo e Ats Bergamo, oggicomestai.it.

Persone in coda al Creberg per effettuare i test del Comune

Dalla sera di mercoledì 17 giugno, però, diversi cittadini hanno iniziato a lamentare, sui social, il fatto che non gli fosse ancora stato comunicato il risultato del test effettuato. Tutti sottolineavano l'oggettiva efficienza della parte operativa del programma, ma la promessa di avere un risultato in 48 ore non era stata rispettata per tutti. In particolare, sembra che a subire i ritardi maggiori siano i soggetti i cui esami del sangue sono finiti nei laboratori Humanitas, dato che chi invece è finito con Habilita (non c'è un criterio specifico con cui alcune provette finiscono da una parte o dall'altra) aveva avuto i risultati anche in meno di 24 ore.

Non solo: poco chiaro, almeno inizialmente, era anche la modalità con cui i risultati sarebbero stati comunicati. Al momento del prelievo, gli infermieri dicevano di consultare il fascicolo sanitario elettronico della Regione o di chiedere informazioni al proprio medico di base. Lo staff di oggicomestai.it, invece, ha fatto sapere che una volta elaborate le provette, i risultati vengono comunicati agli utenti sul profilo personale della web app e con un sms. In caso di positività, viene inoltre invitato l'utente a prendere quanto prima appuntamento per sottoporsi al tampone. Lo conferma il nostro giornalista, che ha ricevuto, effettivamente in leggero ritardo rispetto a quanto stabilito (60 ore di attesa invece che 48. Oggettivamente, poca roba), il risultato del test via sms. Questo leggero ritardo nella comunicazione degli esiti, sia chiaro, non è assolutamente qualcosa che inficia gli elementi positivi del programma. Ma così come abbiamo elogiato l'efficienza organizzativa e lodato l'iniziativa, è giusto anche "tirare le orecchie" quando qualcosa non fila liscio come preventivato.

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