l'attacco

Sicurezza alla Malpensata e in via Paglia, Carrara: «Il Comune racconta una città che non esiste»

Secondo il consigliere comunale della Lega, lo stato attuale del parco avventura in via Mozart e la situazione dei controlli in centro stride con le dichiarazioni di Palazzo Frizzoni

Sicurezza alla Malpensata e in via Paglia, Carrara: «Il Comune racconta una città che non esiste»
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Palazzo Frizzoni e la sinistra raccontano «per l’ennesima volta una città che nei fatti non esiste». è durissimo il consigliere comunale della Lega Alessandro Carrara, commentando le ultime dichiarazioni dell’amministrazione comunale in merito ai controlli eseguiti nelle vicinanze di via Paglia e alla riqualificazione del parco di via Mozart, alla Malpensata.

«Pochi giorni fa è stato inaugurato il parco avventura – osserva Carrara - accompagnato dalle solite parole vuote della sinistra che raccontano di un territorio che punta all'integrazione e all'inclusione e che sminuiscono la situazione legata alla sicurezza dell’area, pensando che qualche attrezzatura possa combattere il degrado che tiene sotto scacco la zona ormai da anni».

Secondo quanto denunciato dal consigliere leghista, infatti, alcune sedute sarebbero già state rovinate e gli spacciatori utilizzerebbero le strutture come appoggio nelle ore serali. «Abbiamo già visto con il piazzale degli Alpini e con il parco della Malpensata che improvvisare restyling non porta a nulla, se non si prende veramente in mano la questione della sicurezza».

I problemi legati alla sicurezza si ripresenta poi nella parte bassa di via Paglia, all’incrocio con via Bonomelli, luogo in cui trafficano numerosi spacciatori. Ieri (lunedì 19 aprile) alla denuncia del consigliere del Carroccio Alberto Ribolla, che aveva evidenziato la mancanza di un presidio fisso di polizia locale, il vicesindaco e assessore alla sicurezza Sergio Gandi aveva risposto che nella sola via Paglia gli agenti avevano fatto 240 ore di controlli.

Controlli che però, a detta della Lega e anche dei residenti nella zona, non sembrano funzionare. «Sarebbe più utile che venissero effettuati nelle ore serali e che gli agenti si occupassero esclusivamente di monitorare il territorio senza andare a cercare le macchine in divieto di sosta – conclude Alessandro Carrara -. Il continuo riproporsi di una narrazione buonista e positiva della città non tiene il passo con la realtà dei fatti, è arrivato il momento di parlare di meno e agire di più per tutelare i cittadini , he sono stanchi di vivere in quartieri dove non si sentono sicuri».

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