Allarme sicurezza in stazione, Gandi risponde alla Lega: «Controlli costanti, serve aiuto di tutti»
Il vicesindaco riconosce però anche la necessità di pensare a soluzioni alternative: dal divieto di consumare alcolici in strada in piazzale Alpini e Marconi. Oppure la demolizione del deposito di biciclette davanti al Dopolavoro Ferroviario, oggi luogo in cui scoppia la maggior parte delle risse tra stranieri
La condizione di degrado in cui versano la stazione ferroviaria e il quartiere circostante sarebbe un problema colpa del «fallimento del Pd nella gestione della sicurezza», almeno secondo il deputato e consigliere comunale Alberto Ribolla. L'ultima notizia di cronaca risale alla tarda serata di ieri, 18 giugno, quando un giovane nordafricano è stato accoltellato in una rissa.
Per il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi, chiamato in causa proprio da Ribolla, è necessario invece «continuare su questa strada, con un presidio continuo dell’area. È evidente che questo tema non può investire la sola Amministrazione comunale, ma tutto il sistema istituzionale nel suo complesso, che sta producendo sforzi evidenti e mantiene un’attenzione costante».
I pattugliamenti in piazzale Marconi nelle ultime settimane sono raddoppiati, e questo è un dato di fatto riconosciuto anche dalla Lega. Tuttavia, per il Carroccio ciò non sarebbe sufficiente vista l’escalation di risse e aggressioni che si sono verificate nel quartiere in un mese.
«Nessuno ha mai sottovalutato la delicatezza della situazione nell’area delle stazioni, in particolare nei fine settimana – aggiunge Gandi -. La presenza costante delle forze di polizia è dimostrata dal fatto che, dove accade qualcosa, gli interventi sono immediati e si concludono con il fermo dei responsabili».
Anche il vicesindaco riconosce però la necessità di pensare a soluzioni alternative, che possano accompagnare i controlli già in atto da parte delle forze dell’ordine. «L’avvio del festival Bergamo1000 in piazzale Alpini farà sì che quell’area sia vissuta in maniera positiva da centinaia di persone – commenta -. Un modello da estendere e reiterare. Al contempo, su piazzale Marconi e piazzale Alpini pensiamo di introdurre il divieto di consumo di alcol al di fuori dei pubblici esercizi e delle attività autorizzate».
La giunta comunale pensa anche di rimuovere, non appena sarà completata la nuova velostazione automatizzata, l’attuale deposito delle biciclette che, ad oggi, è uno dei luoghi dove più frequentemente scoppiano risse tra bande di cittadini extracomunitari rivali.
«Quello spazio e l’area verde vicina – specifica Sergio Gandi - potranno avere un nuovo disegno ed una nuova vocazione. Proprio nell’area retrostante il deposito è collocato il Dopolavoro Ferroviario, con oltre 500 soci, che riteniamo opportuno valorizzare affinché possa farsi promotore di iniziative sociali e culturali di valenza cittadina».
«A tutto questo si aggiunge il lavoro svolto dai servizi sociali del comune e dal terzo settore per intercettare i bisogni di quei cittadini fragili e bisognosi di sostegno – conclude il vicesindaco -. Il drop in, il Posto Caldo di don Resmini, le attività di Terre di Mezzo, il ruolo del Patronato, della Caritas, della cooperativa di Bessimo. Ben vengano i contributi di tutti, critiche comprese, ciò che importa è lavorare insieme per dare una prospettiva diversa ad un’area certamente delicata».