In arrivo tre nuovi sacerdoti, ma col coronavirus ne sono morti più di quaranta: un'ecatombe
Un anno drammatico per tutti, in particolare per la nostra Diocesi. Una situazione che pone tante domande
Una data inusuale, per un evento che da secoli segna la storia della Chiesa di Bergamo, ma anche un’occasione per riflettere ed esprimere preoccupazione. Sabato 29 agosto, alle 17, in cattedrale il vescovo Franceschi Beschi ordinerà tre nuovi sacerdoti. Si tratta di don Andrea Borgonzoni, della parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna in città; don Luca Sana, di Almenno San Bartolomeo, e don Michael Zenoni, della parrocchia di Valgoglio e Novazza.
Per queste due comunità dell’Alta Val Seriana l’evento è davvero storico: risale infatti al 1839 (181 anni fa) la prima messa di don Pietro Negroni a Novazza (comunità di don Michael) e al 1929 quella a Valgoglio di don Erminio Bergamini. Eventi che rimandano ad anni in cui i numeri in Diocesi erano ben diversi. Basti pensare che, ancora nel 1992, i preti diocesani ordinati furono ventisei, scesi a undici vent’anni fa e addirittura a uno solo (don Glauco Grazioli di Stezzano) ordinato nel 2019. Senza nuovi ordinati fu addirittura il 2016, dopo il prolungamento del cammino voluto dal vescovo.
Don Michael Zenoni
Don Luca Sana
Don Andrea Borgonzoni
Resta evidentemente un saldo annuale drammatico, dato l’altissimo prezzo che anche i sacerdoti hanno pagato al coronavirus: solo nel mese di marzo ben 25 sacerdoti diocesani sono morti. Si parla di mons. Tarcisio Ferrari, don Mariano Carrara, mons. Achille Belotti, don Tarcisio Casali, don Silvano Sirtoli, don Giancarlo Nava, don Giuseppe Berardelli, don Umberto Tombini, don Gaetano Burini, don Remo Luiselli, don Pietro Paganessi, don Francesco Perico, don Enzo Zoppetti, don Adriano Locatelli, don Guglielmo Micheli, don Ettore Persico, don Donato Forlani, don Savino Tamanza, don Battista Mignani, don Alessandro Longo, don Fausto Resmini, don Evasio Alberti, don Tarcisio Avogadro, don Angelo Bernini, don Luigi Rossoni. A essi si aggiungono anche tredici sacerdoti defunti appartenenti agli ordini religiosi (cappuccini, dehoniani, monfortani, orionini e sacramentini). Una vera e propria ecatombe, che in molti casi si è portata via uomini di Chiesa ancora nel pieno delle forze.
I tre novelli sacerdoti di sabato 29 (tutti e tre ventottenni) erano stati ordinati diaconi il 31 ottobre 2019. Con loro c’era anche don Davide Visinoni di Orio al Serio, che poi ha interrotto il cammino. Per l’ordinazione tutto era pronto per il 30 maggio, ma l’emergenza e le prescrizioni successive al lockdown...